Parte 4 di 4: LE FOBIE
La fobia è un tipo di paura appresa, che si distingue dalla paura innata (paura degli estranei nel bambino, paura del buio etc.) perché scatenata da un esperienza diretta con lo stimolo fobico, che ha portato ad esiti spiacevoli.
La fobia è inoltre una paura intensa, persistente e sproporzionata nei confronti di uno stimolo che non è necessariamente minaccioso; difatti le persone che soffrono di fobia specifica sono consapevoli della sua irrazionalità ma non ne riescono ad avere il controllo.
I sintomi fisiologici, che si attivano alla vista o al pensiero dello stimolo temuto, sono ad esempio: tachicardia, sudorazione, tremito, nausea, vertigini…
Esistono diversi tipi di fobie: situazionali (claustrofobia, agorafobia), per gli animali (ragni, topi, piccioni), per l’ambiente (buio, acqua, altezze), o tipo sangue-iniezioni-ferite.
Ciò che le accomuna è il disagio che la persona prova, la quale arriva ad essere costretta a mettere in atto comportamenti di evitamento (es. l’agorafobico difficilmente prenderà i mezzi pubblici). Questo si ripercuote negativamente sulla qualità di vita della persona.